E’ stato “bocciato” il progetto che il Comune di Cassano delle Murge aveva predisposto per partecipare al Bando nazionale “Sport e periferie”, per riammodernare e riqualificare il Polisportivo di via Grumo.
Quest’oggi, infatti, è stata resa nota dall’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri la graduatoria dei progetti approvati e quella dei progetti, invece, esclusi dalla Commissione e fra questi c’è proprio quello di Cassano, bocciato perché la “domanda di contributo è priva della documentazione e delle dichiarazioni indicate al paragrafo 6 del bando e/o non conforme”, recita la motivazione della esclusione.
In pratica il progetto era incompleto e non aveva, dunque, nessuna possibilità di essere approvato.
Redatto e predisposto dall’ingegnere barese Pierino Profeta - a cui l’ex capo dell’Ufficio Tecnico del Comune, Mimmo Satalino fece un affidamento diretto del valore di 50mila euro – il progetto prevedeva il rifacimento e l’adeguamento degli impianti (elettrico, idrico-fognante e termico), la manutenzione degli spazi esterni ed interni delle singole strutture (il PalaAngelillo, il PalaVitarella, il campo da calcio, la pista di atletica e quella di pattinaggio nonché i campi da tennis, da basket e da calcetto e tutte le strutture annesse, dagli spogliatoi alle tribune per gli spettatori), la realizzazione di un nuovo edificio per le attività complementari nonché l’adeguamento alle norme antisismiche.
Il tutto per la cifra, in previsione, di 1 milione e 400mila euro.
Un progetto che si spingeva, addirittura, a proporre il modello di gestione, con tanto di tariffe e giorni di utilizzo degli impianti che avrebbero portato l’intera struttura a fruttare ricavi per oltre 300mila euro l’anno!
Un vero e proprio libro dei sogni, l’ennesimo, dove a guadagnarci sono i tecnici incaricati e a perderci, tanto per cambiare, l’intera comunità cassanese!
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Commenti
Ancora ! Ancora devi capire com'è la musica ? Eppure abbiamo anche l' inno nazionale " FRATELLI d' ITALIA " !
Tutti Fratellni, oggi in Consiglio seduti su banchi opposti, ma che anelano a riunirsi in unico banco con la benedizione dall' alto ( ci sono le elezioni regionali ), quindi non si fanno quindi i dispettucci fra loro ...
I bandi prevedono abitualmente, quale adempimento preliminare, la nomina del RUP ( Responsabile Unico del Procedimento) cui è affidato ogni tipo di responsabilità nella produzione documentale occorrente, eccezion fatta ovviamente per la progettazione.
Il RUP di solito coincide con il Responsabile dell’ Ufficio o, più raramente, con altro dipendente “ad hoc” nominato dallo stesso Responsabile.
in merito alla vostra risposta, nella quale viene posto un interrogativo: "se la documentazione c'era e non è stata trasmessa oppure se non c'era e dunque non poteva essere trasmessa"
Nel primo caso trattasi di negligenza, quindi di colpa grave. Nel secondo caso trattasi di dolo, ovvero di consapevolezza di non avere i documenti necessari per il bando e che l'incarico di progettazione sarebbe stato inutile sin dall'origine.
Entrambe i casi costituiscono i due presupposti necessari affinché possa essere accertato un danno all'erario.
Tradotto in termini popolari, nel primo caso si tratta di "sciattoneria" nel secondo di "delinquenza".
Ovviamente ripeto, ai posteri l'ardua sentenza.
Le nuove generazioni sono solo smartphone, social e fesserie su TikTok (ultimo social demenziale).
A calcetto non gioca più nessuno, i vari campetti sparsi in paese sempre deserti.
Il tennis? Dai non gioca più nessuno a tennis da almeno 20 anni.
Pattinaggio? L'ultima società risale al 84'se non erro.
Squadre di calcio almeno di 3a categoria che giocano sul campo 11-11 manco a pagarle, inesistenti sia i giocatori che sponsor che allenatori e dirigenti. Leggo di alcuni che preferiscono dirigere fuori che a Cassano.
Allora signori, la realtà è questa, lo sport è andato a farsi benedire e le future generazioni lo snobbano.
SVEGLIATEVI CASSANESI, è questa amministrazione che non va!
Risponde G. Brunelli.
Il bando è recuperabile in Rete, così come gli elenchi dei progetti esclusi e le relative motivazioni (che tra l'altro ho citato nell'articolo).
Il professionista non dovrebbe centrare nulla, nell'ipotesi abbia fornito quello che gli è stato commissionato, cioè il progetto da allegare all'istanza di finanziamento.
In caso contrario, se il professionista è stato inadempiente, il Comune potrebbe chiedere un risarcimento danni, e non solo.
Se il professionista ha adempiuto ai suoi obblighi, è il soggetto richiedente il finanziamento (Comune) su cui graverebbe l'onere di accertarsi che l'istanza venga corredata da tutti i documenti richiesti dal bando.
In questa ipotesi, il danno subito dall'Ente si chiamerebbe "danno all'erario" addebitabile a chi ha un rapporto di dipendenza con l'Ente pubblico (giunta e funzionari), in quanto ha tenuto una condotta negligente da colpa grave.
Perciò mi chiedo, se fosse così, chi potrà denunciare alla Corte dei Conti il danno subito dall'Ente?
La Giunta?
Il Funzionario dell'ufficio tecnico?
Non credo! Chi denuncerebbe se stesso?
Ai posteri l'ardua sentenza.
Sarà la prossima amministrazione a farlo, se ci sarà un cambio di mano atteso dai più?
Lo vedremo, intanto ci teniamo l'ennesima vicenda di sperpero di denaro pubblico.
Ma credo che la nostra Sindaca saprà porre rimedio anche in questo caso, vero?
Risponde G. Brunelli
Il ragionamento lo trovo più che giusto. Tuttavia si badi che nella motivazione di esclusione è scritto che la documentazione è mancante: ora - come dice giustamente lei - si dovrebbe stabilire (già: ma chi?) se la documentazione c'era e non è stata trasmessa oppure se non c'era e dunque non poteva essere trasmessa (ma chi controlla i documenti avrebbe dovuto accorgersene...).
Scusate la mia ignoranza, ma cosa prevede l'incarico/il contratto con il professionista in caso di errori tipo questo? Grazie per le delucidazioni
Risponde G. Brunelli
Purtroppo l'incarico in questione non prevede penali. Anche se, probabilmente, data la motivazione con la quale è stato bocciato il progetto, il Comune potrebbe rifarsi sul professionista, valutando la possibilità di una negligenza da parte dello stesso. Resta da decidere - e può farlo solo la Giunta Comunale - se è il caso di spendere soldi in avvocati per recuperare 50mila euro...