
In agitazione da tre giorni, ieri i lavoratori della “Nova Soft”, azienda cassanese che produce imbottiture per divani, sono scesi in strada per una eclatante e pacifica forma di protesta. Dinanzi all’ingresso della fabbrica, in via Grumo, una decina dei circa 15 dipendenti hanno iniziato un picchettaggio appoggiati da Cigl, Cisl e Uil.
I lavoratori chiedono che la situazione di incertezza economica, con la quale da circa un anno sono alle prese sul posto di lavoro, divenga chiara e lungimirante. Nonostante un accordo con i sindacati, infatti, a loro dire la proprietà non ottempera completamente a quegli accordi: le condizioni di sicurezza in azienda non migliorano, gli stipendi non vengono pagati con regolarità e il tutto contribuisce a rendere più precarie le condizioni economiche di diverse famiglie, alcune delle quali monoreddito.
Non nasconde le difficoltà Angela Lanzolla, amministratore unico della “Nova Soft” ma si dice pronta a trattare con i sindacati attorno ad un nuovo tavolo e comunque a riconoscere entro la fine di questo mese l’unica mensilità arretrata.
“Comprendiamo le condizioni difficili che il settore vive – hanno detto a CassanoWeb alcuni scioperanti – e siamo sempre venuti incontro all’azienda accettando dilazioni dei pagamenti, accontentandoci di anticipi sugli stipendi e saldo a fine mese ma adesso la situazione è diventata molto dura anche perché a noi risulta che il lavoro c’è, le commesse pure dunque non comprendiamo il perché di questi ritardi che si accumulano e gettano molti di noi nella disperazione”.
I lavoratori non sono solo cassanesi: c’è gente che arriva da Acquaviva, Altamura; hanno stipendi che possono arrivare, con gli assegni familiari, a poco più di mille euro al mese ma se si parla di acconti, per una famiglia che vive solo di questo stipendio, sembra difficile tirare avanti con soli 500 euro.
Saverio Fraccalvieri, segretario provinciale della Fillea Cgil e Lorenzo Gullì, segretario provinciale della Filca Cisl sostengono i lavoratori nella vertenza, cui partecipa anche la Uil.
Oggi lo sciopero continuerà ma da parte dell’azienda sono arrivate ampie aperture, anche se i lavoratori vogliono certezze e non solo (non più) promesse e impegni.
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