Sai come accedere al fondo pensioni casalinghe? Ecco le indicazioni fornite dall’Inps sui requisiti e sul suo funzionamento
Anche quello della casalinga è un impegno che toglie parecchio tempo alla giornata. Si può infatti paragonare ad un vero e proprio lavoro per via delle mansioni da svolgere e dalle responsabilità a cui far fronte.
Non tutti però sanno che esistono di contributi ai fini previdenziali a cui è possibile accedere anche svolgendo questa tipologia di mansioni. Si tratta del fondo pensione casalinghe. Se non sai di che cosa si tratta o come funziona, ti mostriamo quelle che sono le indicazioni fornite dall’Inps sui requisiti per accedervi e sul suo funzionamento.
Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, il Fondo pensioni casalinghe non è altro che un fondo di previdenza per le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti. Si tratta di un’opzione facoltativa e possono aderirvi sia gli uomini che le donne. Si tratta di una possibilità esistente per i cittadini dai 16 ai 65 anni. Tra i requisiti richiesti vi è il fatto che, i richiedenti non devono prestare attività lavorativa dipendente o autonoma, per cui è richiesta l’iscrizione ad un altro ente o ad una cassa previdenziale. Inoltre, il richiedente non deve essere titolare di pensione diretta.
Chi accede al fondo può avere la possibilità di versare i contributi, in modo da garantirsi una futura pensione. Questi vengono registrati in un conto assicurativo separato. Inoltre, per poter usufruire del fondo pensioni casalinghe, è necessaria l’iscrizione all’INAIL. Per potersi iscrivere al Fondo non sono previsti dei costi, ma ovviamente sarà necessario versare i contributi per la pensione. Per questo è richiesto un importo minimo di 25,82€, per un totale minimo di 309,84€ all’anno. Si possono pagare i contributi presso il portale pagamenti Inps, compilando gli avvisi di pagamento PagoPa, per poi pagare utilizzando il metodo online di PagoPa.
Per poter andare in pensione con il fondo pensione casalinghe è possibile ricorrere a due modalità. La prima prevede la possibilità di accedere alla pensione di inabilità, la quale viene concessa con almeno 5 anni di contributi. La seconda è la pensione di vecchiaia. Questa spetta a partire dal 57°anno di età, ma solo se sono stati versati almeno cinque anni di contributi. Inoltre, l’importo maturato deve essere almeno pari a quello dell’Assegno sociale, maggiorato del 20%. La pensione, a prescindere dall’importo, viene erogata a partire dal compimento dei 65 anni di età.
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