Bollo auto 2024, scadenze, calcolo e sanzioni: tutto quello che c’è da sapere

Bollo auto 2024: vediamo insieme le scadenze e le eventuali sanzioni. Fare il calcolo non è difficile: tutto quello che c’è da sapere.

Bollo auto cosa sapere
Il volante dell’auto – cassanoweb.it

Negli ultimi anni il mondo si è evoluto e sono arrivati in commercio tantissime cose che hanno rivoluzionato le nostre vite. L’automobile, ad esempio, è diventata di fondamentale importanza dal momento che permette gli spostamenti in tempi relativamente brevi. Secondo alcuni dati ufficiali, l’Italia è il paese europeo in cui si registra la maggiore concentrazione di automobili. Nel 2022, con 684 auto per ogni mille abitanti, il Bel Paese superò il Lussemburgo in questa speciale classifica. Chi ha una macchina, deve però sostenere delle spese. Tutti pensano ovviamente all’assicurazione: La polizza assicura i danni causati a terzi dalla circolazione del tuo veicolo: è obbligatoria ed un veicolo non assicurato non può assolutamente circolare in strada.

C’è poi la revisione auto: in questo caso parliamo di un controllo che va fatto dopo quattro anni dalla prima immatricolazione. In seguito, la cadenza diventa biennale. Anche in questo caso è obbligatoria: un veicolo senza revisione non può circolare ed è soggetto a pesanti sanzioni. Parliamo infine del bollo auto: per definizione, la tassa automobilista è un tributo che grava proprio sugli autoveicoli e sui motoveicoli immatricolati nella Repubblica italiana. Ma quando scade quello del 2024? E come si può calcolare la tassa con facilità? Vediamo tutti i dettagli.

Bollo auto 2024: scadenze, calcolo e sanzioni

Bollo auto cosa sapere
Guidare l’auto – Cassanoweb.it

Il bollo auto è una tassa obbligatoria: l’importo varia in relazione alla potenza del veicolo. Ci sono casi in cui è prevista l’esenzione del pagamento. L’esenzione permanente spetta alle auto intestate ad una persona con disabilità o un familiare del quale egli è fisicamente a carico. Anche per le auto d’epoca (30 anni dalla prima immatricolazione) non è previsto il pagamento: se servono per circolare, tuttavia, la tassa va pagata.

Per i veicoli elettrici, invece, sono previste esenzioni dai 3 ai 5 anni: questa misura è stata pensata proprio per stimolare l’acquisto di vetture a basse emissioni. Il 31 gennaio di ogni anno è la prima scadenza utile per il pagamento del bollo (se la tassa è scaduta nel mese precedente). Il bollo va pagato entro il mese successivo a quello di scadenza. Per capire quindi qual è la scadenza, occorre conoscere la data di immatricolazione. Per quanto concerne il calcolo, vanno considerate due variabili: la potenza del veicolo in Kilowatt e la classe ambientale del veicolo (Euro 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6).

La potenza del veicolo è la voce P.2 presente sul libretto di circolazione. Se dimenticate di pagare il bollo, vengono applicazioni dei supplementi legati ai giorni di ritardo (interessi). Tra uno e due anni di scadenza, ad esempio, all’importo della tassa viene aggiunto un 4,29%. Per verificare se avete fatto il pagamento, basta entrare nel portale dell’ACI ed effettuare la registrazione.

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