L’Inps ha scioccato tutti i cittadini italiani con il messaggio n. 258: da questo mese si potrà fare una nuova richiesta per il Reddito di Cittadinanza.
Dall’Inps è arrivata una comunicazione che nessuno si aspettava, specialmente i percettori dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico; questa prestazione assistenziale veniva infatti caricata sulla stessa carta sulla quale veniva accreditato, fino a qualche mese fa, il Reddito di Cittadinanza. Le due prestazioni sono sempre state compatibili e un nucleo familiare poteva percepirli entrambi purché rispettare i limiti familiari e reddituali previsti dalla normativa. Dato che Rdc e AUU venivano erogati insieme, e che adesso il Rdc è stato abolito, l’Inps ha avvertito i cittadini di una novità mai vista prima.
Chi percepiva il Reddito di Cittadinanza ha ricevuto in questi mesi l’Assegno Unico come quota integrativa, almeno fino al 31 dicembre, data in cui è stato definitivamente abrogato il reddito. In molti si sono chiesti cosa sarebbe successo all’Assegno Unico. Nelle scorse settimane, l’Inps ha chiarificato che il beneficio economico sarà erogato agli ex percettori del RdC soltanto fino alla fine di febbraio 2024, in base ai dati Isee dichiarati relativi allo scorso anno fiscale. Superata questa data, dunque questo mese, tutte le famiglie che fino ad oggi hanno ricevuto l’accredito per l’Assegno Unico dovranno presentare nuovamente domanda per ottenerlo.
Reddito di Cittadinanza: sarà necessario fare una nuova richiesta
Come sappiamo con l’introduzione dell’Assegno di Inclusione i controlli sui percettori o sui possibili tali si sono fatti sempre più serrati, un trend che si sta chiaramente espandendo a tutte le altre misure assistenziali erogate dall’Istituto di previdenza sociale. Secondo quanto dichiarato nel messaggio n. 258, a partire da questo mese, bisognerà presentare nuovamente domanda per ricevere l’Assegno Unico, includendo i dati aggiornati relativi all’Isee. Questo perché a differenza del Rdc, l’Assegno di Inclusione non prevede l’integrazione della quota.
La buona notizia è che potranno fare richiesta anche i nuclei familiari che hanno presentato domanda di AdI (per le persone inoccupabili come minori, anziani con almeno 60 anni, disabili). Inoltre nei mesi di gennaio e febbraio l’AUU è stato erogato nella sua forma piena, ovvero con l’intero importo senza relative sottrazioni dovute all’accorpamento con il RdC. Tuttavia, se non verrà presentata una nuova domanda, a marzo l’Inps cesserà l’erogazione del beneficio.
I beneficiari che vogliono rinnovare la domanda hanno tempo fino al 30 giugno 2024 e avranno diritto anche a ricevere gli arretrati. Chi ha presentato domanda precedentemente può ricevere l’assegno già da questo mese, ma nel caso di incongruenze o errori nella presentazione dell’Isee si avrà tempo fino al 30 giugno per aggiornare i documenti, o si rischia di perdere l’Assegno.