Ha sempre destato alcune perplessità, soprattutto qui in Italia. Non è mai stata una pizza tanto amata, eppure c’è qualcosa da sapere.
Ultimamente il pizzaiolo Sorbillo, napoletano, ha inserito la pizza all’ananas nel suo menù. Ovviamente questa scelta ha destato non poche critiche, sia da parte dei consumatori che di alcuni pizzaioli. Com’è possibile che un napoletano, per cui la pizza è davvero sacra, serva quella all’ananas?
Eppure, il tutto non è poi così sconvolgente, tanto che adesso questa aggiunta, che prima veniva considerata come un “attentato” alla pizza stessa, adesso viene proposta anche da altri pizzaioli. Quindi cerchiamo di comprendere il motivo di questo odio nei confronti della pizza all’ananas e invece i benefici della stessa.
Perché bisognerebbe assaggiarla
Insomma mangiare la pizza all’ananas non è assolutamente un crimine. Essa possiede tutte le varie proprietà e caratteristiche della pizza, quelle importanti. E, anche se si è a dieta, va benissimo inserirla. In effetti non si sta togliendo nulla a quelle che sono le pizze tradizionali, come può essere una margherita, marinara o altro. Ma l’aggiunta di quel frutto tanto odiato e temuto, quale può essere appunto l’ananas, crea sempre tante polemiche.
Innanzitutto iniziamo con il dire che l’ananas è frutto molto prezioso, ricco di Vitamina C e di antiossidanti. Inoltre, i frutto in questione, ha anche un grande potere antinfiammatorio e aiuta a bruciare i grassi. Ecco che, quando si “parla male” della pizza all’ananas, è forse solo per una credenza popolare radicata nelle radici.
A questo punto arriva la favolosa proposta di Gino Sorbillo, famoso pizzaiolo napoletano, il quale inserisce la pizza all’ananas nel suo menù di pizze. Proprio nel dicembre del 2023 il pizzaiolo ha osato aggiungendo questo nuovo piatto nella lista e lo stesso ha dichiarato che questo “odio” nei confronti della piazza all’ananas è sempre dipeso da alcuni errori commessi in passato nella preparazione della stessa. Ma, in effetti non è il primo visto che ce ne sono stati altri di pizzaioli che hanno “osato”, come Franco Pepe, il quale ha creato AnaNascosta, quindi l’ananas è nascosta. Poi Daniele Seu che ha creato l’Innominata.
Le parole di Gino Sorbillo sono state: “Non ci deve essere un razzismo gastronomico, non ci devono essere dei blocchi solo perché qualcuno in passato ha sbagliato. Io sono stato sempre aperto: ad altre scuole di pensiero, tecniche, sono cresciuto aprendo porte a pizzaioli e ingredienti”. E voi sareste pronti a gustare una buona pizza all’ananas come la consigliava già il famoso chef Bastianich?
