Rottamazione cartelle: è arrivata la lettera dell’AdE ma non voglio pagare, cosa posso fare? Le soluzioni

Giunte (o presto in arrivo) dall’Agenzia delle Entrate Riscossione le risposte alle domande di definizione agevolata delle cartelle esattoriali. Ecco cosa fare ora.

I contribuenti italiani che hanno aderito al programma di rottamazione quater avanzando domande di definizione agevolata delle cartelle esattoriali stanno ricevendo (o hanno già ricevuto) le risposte da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Dunque, terminato il lavoro di analisi da parte del Fisco, ora tocca al contribuente proseguire con l’operazione di sgravio.

Rottamazione cartelle esattoriali: ecco cosa fare dopo aver ricevuto la risposta da parte dell'Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha già inviato le prime risposte ai contribuenti che hanno fatto domanda – CassanoWeb.it

Dunque cosa occorre fare? Ebbene, l’Agenzia ha inviato o sta inviando le risposte alle domande e, insieme ad esse, i bollettini da utilizzare per i versamenti da effettuare. Le risposte contengono quattro informazioni principali: il debito originario del contribuente; il debito relativo alla domanda di rottamazione; il residuo da pagare come approvato ed indicato da parte dell’Agenzia; ed il debito escluso dalla rottamazione.

Poniamo quindi che la domanda del contribuente sia stata accolta totalmente dall’Agenzia: in questo caso i bollettini relativi alle rate da pagare saranno relativi al debito residuo, suddivisi nello schema generale di un massimo di 10 bollettini da evadere entro il 2025 e di altri 8 per i successivi anni 2026 e 2027. Ora: come procedere al pagamento della rottamazione? È possibile rimandarlo?

Il pagamento della rottamazione: quali scadenze e quali rate

Come dicevamo, le scadenze di pagamento delle rate sono riportate tramite i bollettini inviati dall’Agenzia delle Entrate Riscossione. Le 18 rate partono dal 31 Ottobre 2023 e si protraggono fino al 30 Novembre 2027. Le prime due rate, appunto quella del 31 Ottobre ed in seguito quella del 30 Novembre, sono pari al 10% del debito residuo. Le altre 16, invece, al 5%, maggiorate degli interessi che crescono di rata in rata.

Rottamazione cartelle esattoriali: vediamo cosa fare dopo aver ricevuto la risposta da parte dell'Agenzia delle Entrate
La prima rata è stata fissata al 31 di Ottobre – CassanoWeb.it

Alle scadenze indicate, l’Agenzia concede una tolleranza di 5 giorni: superata la tolleranza, il rischio è che subentri la decadenza del beneficio, e dunque che si perda il diritto alla rottamazione. In altre parole, la conseguenza sarebbe quella di rendere la domanda nulla, come se non fosse stata mai avanzata, ed il debito residuo tornerebbe ad essere l’originario.

Questa la situazione allo stato attuale. Tuttavia, il Governo sta valutando una modifica che potrebbe essere inclusa nel provvedimento in arrivo sulla riforma del Fisco: ovvero di passare ad un maxi piano di rateizzazione a 10 anni fino ad un massimo di 120 rate. In questo modo, anche i contribuenti decaduti potrebbe essere inclusi in un piano di dilazione più lungo e con rate più leggere per sanare la propria posizione debitoria.

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