Altro che esenzione ticket: adesso c’è il bonus visite mediche ed esami e ti conviene

Non c’è solo il ticket sanitario per avere accesso convenzionato a visite ed esami ma anche il bonus relativo che conviene molto.

Visite specialistiche, esami di laboratorio e farmaci hanno costi piuttosto impegnativi ed è per questo che bisogna trovare ogni possibile strategia utile per risparmiare. Di norma, il ticket sanitario è la via prioritaria in questo senso perché aperta a tutti i cittadini, con la possibilità di ottenere un pagamento agevolato per un numero di prestazioni fino a otto.

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Bonus visite mediche ed esami: come averlo (cassanoweb.it)

Inoltre, il Sistema Sanitario Nazionale dispone di agevolazioni legate alle patologie, alle condizioni temporanee e anche alle questioni economiche e quindi provvede a determinare un’esenzione apposita che faccia ulteriormente risparmiare sui costi finali. A questo si aggiunge anche la possibilità di fruire di un bonus apposito che è un beneficio addizionale.

Bonus visite mediche ed esami: come averlo

Questo tipo di beneficio è legato all’articolo 8 legge 537 del 1993, il quale conferisce la possibilità a tutti coloro che hanno un reddito entro i 36.151,98 euro di beneficiare di un sostegno diretto per la propria persona e per la propria famiglia. Di fatto, questo si traduce in uno sconto del ticket sanitario previsto per la cittadinanza ed è pensato per titolari di pensione o soggetti con almeno 60 anni di età. Coloro che ricevono questo tipo di beneficio sono esentati quindi non sono tenuti al pagamento del ticket, un bonus che va ben oltre e che azzera i costi di visite ed esami.

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Non solo ticket sanitario, le possibilità di risparmio (cassanoweb.it)

Ovviamente, è utile ricordare che tutte le esenzioni legate al reddito o alla propria condizione temporanea quindi per anziani, disoccupati, donne in stato di gravidanza, bambini a carico, vanno rinnovate annualmente in tutte le regioni. Queste scadono il 31 marzo di ogni anno e si possono riattivare online o in sede a seconda della sede di competenza territoriale (per informazioni dirette si può consultare l’ASL di appartenenza o il medico di base).

Oltre questo vantaggio economico esteso a tutti coloro che si trovano entro i limiti ISEE previsti è anche possibile andare a detrarre quanto dovuto, quindi le spese effettuate superiori alla franchigia minima stabilita direttamente nel 730. Questo bonus non è di poco conto perché tutto quanto speso, viene calcolato nella misura del 19% del totale, si applica come beneficio IRPEF e quindi si ottiene la possibilità di scalare le tasse da pagare e, laddove risulti anche un’eccedenza, di ottenere un reddito diretto con l’erogazione da parte dell’INPS o del sostituto relativo di un rimborso vero e proprio.

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