17 marzo, in arrivo 200 euro: ecco per chi, la lista

In arrivo 200 euro il 17 marzo: tanti incentivi arrivano dal governo. Chi sono gli interessati, la lista. 

Per andare incontro alle esigenze dei cittadini, il governo Meloni ha previsto molti incentivi per chi è in difficoltà economica. La decisione è legata alla necessità di aiutare le famiglie in un periodo decisamente delicato, che dopo la pandemia sono state colpite anche dal caro-vita e dall’inflazione collegata prima alla guerra in Ucraina poi in Medio Oriente.

17 marzo, in arrivo 200 euro: ecco per chi, la lista
17 marzo, in arrivo 200 euro: ecco per chi, la lista – cassanoweb.it

I prezzi, si sa, sono aumentati moltissimo e molti italiani faticano ad arrivare alla fine del mese. Per questa ragione è stato necessario prevedere degli incentivi per alcune fasce della popolazione, ma non per tutti. Da quando non c’è più il reddito di cittadinanza, è stato previsto il reddito di inclusione e non è l’unico aiuto economico destinato a chi è in difficoltà.

17 marzo, in arrivo 200 euro: a chi

Potrà accedervi chi è in possesso dei requisiti previsti nella normativa, facendo una richiesta seguendo le linee guida. Vediamo insieme chi può beneficiare degli aiuti economici dal 17 marzo. Alcuni potranno avere 200 euro.

17 marzo, in arrivo 200 euro: a chi
17 marzo, in arrivo 200 euro: a chi – cassanoweb.it

L’incentivo riguarda i lavoratori dipendenti del settore privato e offre un prezioso incentivo per gli italiani che stanno affrontando il caro-carburanti e che utilizzano l’auto per raggiungere il posto di lavoro. Il governo Meloni prevede che i lavoratori possano riceverlo, ma il datore di lavoro non è obbligato ad erogarlo.

Questo bonus sarà accreditato con lo stipendio del mese e rientra tra i benefici previsti nel welfare aziendale, il cosiddetto fringe benefit. È un contributo prezioso che come detto riguarda solo i lavoratori dipendenti del settore privato e non il pubblico impiego. E non ha nulla ha che vedere con le famiglie.

Il bonus 200 euro è per affrontare l’impennata dei prezzi della benzina. Sarà l’azienda o il datore di lavoro a decidere a chi dare il bonus, quindi non è obbligatorio erogarlo. A differenza di prima, il bonus carburante non godrà più dell’esenzione contributiva, ma solo di quella fiscale.

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