Rita Dalla Chiesa senza peli sulla lingua su Matteo Messina Denaro: “Aberrante, basta mitizzarlo”

Intervistata in seguito alla morte di Matteo Messina Denaro, Rita Dalla Chiesa non utilizza mezzi termini e chiede il pugno duro contro la mafia.

Pochi mesi dopo essere stato arrestato, Matteo Messina Denaro, il boss di Cosa Nostra che tanto dolore ha causato nella sua vita, è morto mentre si trovava nel reparto detenuti dell’ospedale dell’Acquila. Sin dal primo momento in cui era stato messo in manette, Denaro aveva fatto sapere di essere malato, in fin di vita. Un modo per impoverire l’importanza del suo arresto, per strumentalizzare ancora una volta la narrazione e lasciare intendere che anche in questo caso aveva deciso lui come scrivere la parola fine.

Rita Dalla Chiesa su Matteo Messina Denaro
Rita Dalla Chiesa chiede che non si faccia l’errore di mitizzare Matteo Messina Denaro – Ansa Foto – Cassanoweb.it

Dalle forze dell’ordine negano con fermezza che il boss si sia fatto arrestare. Il magistrato Alfonso Sabella, intervistato da ‘La Stampa’, ribadisce questo concetto con forza: “Sono ca***te. Non mi vergogno a dirlo. Nella storia di Cosa nostra mi sono capitati pochissimi che si siano fatti trovare. Tendenzialmente erano coloro che sapevano che Cosa nostra li avrebbe ammazzati. E non sono certo quelli, come lui, che venendo arrestati consegnano di fatto allo Stato la rete di più stretta di chi lo ha protetto: la sua famiglia per capirci”.

Sabella con le sue parole punta a smitizzare Denaro, a far capire che prima o poi tutti quelli che fanno parte delle associazioni a delinquere vengono presi. Tuttavia resta da spiegare come abbia fatto a rimanere latitante per 30 anni pur rimanendo in bella vista, nella sua Trapani. L’omertà di chi lo conosceva è palese, ma non si può negare che il dubbio della connivenza a più livelli tra le forze dello Stato rimanga forte.

Rita Dalla Chiesa condanna la mitizzazione del “Capo dei Capi” e chiede il pugno duro contro i mafiosi

Raggiunta dopo la morte del boss da ‘Notizie.com’, Rita Dalla Chiesa, nota e stimata conduttrice diventata lo scorso anno parlamentare ma soprattutto figlia del generale Alberto Dalla Chiesa (ucciso proprio dalla mafia), chiede a gran voce che la si smetta di ricordare nel modo sbagliato persone come Denaro: “Basta parlare e ricordare persone del genere, persone che non sono tali e che hanno distrutto famiglie e generazioni”.

Rita Dalla Chiesa su Matteo Messina Denaro
La parlamentare si scaglia contro il garantismo e chiede il pugno duro contro i mafiosi – Ansa Foto – Cassanoweb.it

La parlamentare ha ben presente il valore istruttivo che può avere il ricordare le stragi mafiose (esattamente ciò che viene fatto con la Shoah), tuttavia si scaglia contro la spettacolarizzazione di tali eventi: “Non dico che deve essere dimenticato ma ricordato per il male che ha fatto, adesso quello che non deve succedere è mitizzarlo, il Capo dei Capi, ma quale Capo dei Capi, uno schifo“.

La sua critica non è rivolta ad una singola persona e per fare capire a cosa si riferisce offre un esempio che possa essere chiaro a tutti: “Questo si deve cercare di fare, di non creare miti alla Gomorra, e mi spiace ma in questo il signor Saviano ha delle colpe grosse, involontariamente lo sottolineo con forza, ma ne ha”.

In conclusione Rita Dalla Chiesa contesta il garantismo e sottolinea con grande vigore quanto apprezzi la linea dura tenuta contro la mafia dalla premier Meloni e dal presidente anti-mafia Chiara Colosimo: “E per fortuna ci sono persone così perché ci sono stati tanti anni dove si cercava di coprire molto col famoso garantismo. Il garantismo? No niente ai mafiosi, tanto che il 41 bis non va toccato mai e poi mai”.

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