Strafottenza e persistenza. Con una forte propensione a credere che nulla potrà accadergli, che non sarà mai scoperto (il che è vero in grandissima parte).
Sembrano essere questi gli ingredienti del “perfetto zozzone” che da tempo si aggira per le Murge cassanesi, disseminando ovunque i suoi escrementi ovvero i rifiuti.
Dalle periferie del paese alla Zona Industriale, dalle campagne alle provinciali per finire alle strade che conducono ai Borghi, il “perfetto zozzone” non conosce limiti di tempo né di spazio, un vero “cittadino del mondo”.
Ultimo esempio, il giorno di Pasqua, a Frà Diavolo. Ci sono voluti i Carabinieri Forestali per raccogliere i tanti elementi utili a identificare il “perfetto zozzone” che per l’ennesima volta ha abbandonato i suoi rifiuti nell’area utilizzata per sfamare e accudire alcuni cani randagi, una zona che si presta benissimo al famoso “lancio del sacchetto dal finestrino” di cui il “perfetto zozzone” è un vero campione. Un’area che con pazienza e periodicamente viene ripuliita ma che puntualmente viene fatta oggetto di abbandono di immondizia.
Come l’altro giorno, quando il “perfetto zozzone” di turno ha lanciato una busta piena di gusci di cozze, avanza di cibo, bottiglie vuote in plastica. E un paio di “tracce” grazie alle quali le forze dell’ordine potranno individuarlo e sanzionarlo: una ricevuta d’affitto, con tanto di nome e cognome e uno scontrino d’acquisto di qualche giorno fa (che per questioni di privacy abbiamo provveduto a sbianchettare nella foto che vedete sopra).
Il problema è che da tempo, anzi mai…, non viene attuata dal nostro Comune una seria politica di contrasto all’illegale abbandono di rifiuti, fatta di sorveglianza e presidio del territorio, utilizzo di tecnologie adatte (che fine hanno fatto le foto-trappole regalate al Comune dalla Città Metropolitana? Vengono utilizzate? e da chi? quali risultati hanno dato?), sistemi di video-sorveglianza su tutto il territorio, adeguate misure di pubblicizzazione dei pochi che vengono pizzicati e sanzionati.
Che dire, poi, di un ipotetico “tavolo tecnico permanente” fra Comune, gestore, forze dell’ordine e volontari per combattere il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti: mai né pensato tantomeno attuato!
Ma anche: controlli incrociati fra utenze Tari registrate e mancata consegna/ritiro dei mastelli per la raccolta dei rifiuti; controllo delle quantità di rifiuti conferiti, che pure il contratto con l’ATI capeggiata dalla “Teknoservice” prevede e che non viene mai attuato; premialità per chi differenzia correttamente.
E infine la mancata entrata in funzione della nuova Isola Ecologica di via Mellitto in sostituzione della piattaforma di via Calabria, con la possibilità che dovrà essere data di conferire anche l’indifferenziato in particolare ai tanti “villeggianti” che trascorrono a Cassano il fine settimana sulle mini-ville dei Borghi e che sono fra i più probabili colpevoli dell’abbandono dei rifiuti, semplicemente perché alla domenica sera, quando tornano alla loro prime case, non sanno dove conferirli.
Un paese sempre più sporco e brutto attrarrà sempre più il “perfetto zozzone” piuttosto che turisti amanti dei luoghi e della Natura.
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La D'ambrosio ha fatto bene ad abbandonare, ne guadagna...
Commenti
Come accidente è possibile che non si possa conferire l'indifferenziato o l'umido direttamente e senza limiti di giornate? Ovvio che poi la gente lo abbandona per strada. Brianooooooooo, sveglia!
LA REDAZIONE
Ecco, appunto: dove sta scritto che quell'area la pulisce il Comune?
L'analfabetismo fa da padrone qui al SUD.
Per il resto a Cassano ci vivono molti forestieri che del nostro territorio non hanno rispetto e questi sono i risultati.
Si vedono le stesse cose a BARI, secondo voi perché? A noi il 30% sono del capoluogo, quindi 2+2 fa 4.
Adesso i paesi vicini sono più bravi di noi, ma non era difficile che questo accadesse. Ma ciò che è peggio è che non una sola azione migliorativa è stata intrapresa in questi anni.
LA REDAZIONE
Forse lei ha letto con poca attenzione l'intero articolo, visto che arriva a conclusioni diametralmente opposte a quelle dell'articolo. Non abbiamo mai scritto che il Comune pulisce quell'area nè altre aree, anzi. Quanto a "Sole Blu", oltre ad essere un'area privata è sottoposta a sequestro giudiziario, anche se non ci sono più nè sigilli nè cartelli ma i provvedimento è ancora in piedi.
Con i certificati di compravendita nell'immondizia non si può fare nulla. Il vento,il caso o un'altro automobilista può aver buttato questi documenti sui rifiuti...ahi!
L'intero spiazzale antistante è diventata una discarica a cielo aperto.
A chi compete lo smaltimento di quei rifiuti?
Come è possibile che si crei una situazione del genere?
Le istituzioni non si vergognano?
Fate schifo!!